COVID19 E RIENTRO IN AZIENDA: PROTOCOLLO PER LA TUTELA DEI LAVORATORI

di avv. Marialuisa Gugliotta

Sindacati ed imprese hanno sottoscritto il 14.03.2020 (poi integrato il 24.04.2020), un protocollo per tutelare la salute e sicurezza dei lavoratori dal possibile contagio da Coronavirus e garantire la salubrità dell’ambiente di lavoro. 

Riassumiamo le principali previsioni, aggiornate al DPCM del 26.04.2020 (allegato 6). 

1) Informazione 

L’azienda deve informare i lavoratori, e chiunque altro entri in azienda, circa le disposizioni delle Autorità su:

  • l’obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37.5°) o altri sintomi influenzali;
  • la consapevolezza di non poter fare ingresso azienda se sussistono le condizioni di pericolo;
  • l’impegno a rispettare le disposizioni delle Autorità e ad informare tempestivamente il datore di lavoro della presenza di qualsiasi sintomo influenzale.

Le modalità di informazione devono essere le più idonee ed efficaci: email e affissione di comunicazioni nei luoghi maggiormente visibili dell’azienda

Quanto alla cartellonista si rimanda al nostro Focus

2) Modalità di ingresso in azienda 

Il personale potrà essere sottoposto al controllo della temperatura corporea e se risulterà oltre 37,5°, non sarà consentito l’accesso.

E’ precluso l’ingresso a chi nei 14 giorni precedenti ha avuto contatti con persone risultate positive al COVID-19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell’OMS

L’ ingresso in azienda di lavoratori già risultati positivi all’infezione da COVID 19 dovrà essere preceduto dalla certificazione medica che attesti l’ avvenuta negativizzazione del  tampone secondo le modalità previste.

Attenzione: sia la rilevazione della temperatura che la richiesta di rilascio della dichiarazione attestante la non provenienza dalle zone a rischio epidemiologico e l’assenza di contatti, negli ultimi 14 giorni, con soggetti risultati positivi al COVID-19 costituiscono un trattamento di dati personali e pertanto devono avvenire ai sensi della disciplina privacy vigente.

3) Modalità di accesso dei fornitori esterni 

E’ necessario prevedere modalità, percorsi e tempistiche predefinite per le procedure di ingresso, transito ed uscita al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale dell’azienda.

4) Pulizia e sanificazione azienda

L’azienda deve assicurare la pulizia giornaliera degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago.

Nel caso di presenza di una persona con COVID-19 all’interno dei locali aziendali, si dovrà procedere alla pulizia e sanificazione secondo le previsioni della circolare n. 5443 del 22.02.2020 del Ministero della Salute. 

Le indicazioni del Ministero sono quelle di procedere alla pulizia con acqua e detergenti comuni mentre per la decontaminazione (sanificazione) è raccomandato l’uso di ipoclorito di sodio 0,1% dopo pulizia o, nel caso di superfici che possono essere danneggiate, etanolo al 70%.

5) Precauzioni igieniche personali

E’ obbligatorio che le persone presenti in azienda adottino tutte le precauzioni igieniche, in particolare per le mani.

L’azienda dovrà mettere a disposizione i detergenti per le mani, che dovranno essere accessibili a tutti i lavoratori anche grazie a specifici dispenser collocati in punti facilmente individuabili. 

6) Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Qualora l’attività lavorativa imponga una distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative è necessario l’uso delle mascherine e di altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie.

E’ favorita la preparazione da parte dell’azienda del liquido detergente secondo le indicazioni dell’OMS.

L’Inail ha la funzione di validazione dei dispositivi di protezione individuali. Qui è disponibile l’elenco dei dispositivi autorizzati (in continuo aggiornamento)

7) Gestione spazi comuni (mensa, spogliatoi, aree fumatori, distributori di bevande e/o snack)

 L’accesso agli spazi comuni (incluse mense aziendali, aree fumatori e spogliatoi) è contingentato, con la previsione di:

  1. una ventilazione continua dei locali;
  2. un tempo ridotto di sosta all’interno di tali spazi;
  3. il mantenimento della distanza di sicurezza di 1 metro tra le persone che li occupano.

Gli spazi devono essere organizzati e gli spogliatoi sanificati (v. punto 4).

Va garantita la sanificazione periodica e la pulizia giornaliera con detergenti dei locali mensa, delle tastiere dei distributori di bevande e snack.

8) Organizzazione aziendale (turnazione, trasferte e smart working, rimodulazione dei livelli produttivi)

Le imprese, limitatamente al periodo dell’emergenza, potranno disporre la chiusura di tutti i reparti diversi dalla produzione o, comunque, di quelli dei quali è possibile il funzionamento mediante il ricorso allo smart working, o comunque a distanza.

Si potrà procedere ad una rimodulazione dei livelli produttivi (adottando un piano di turnazione dei dipendenti) con l’obiettivo di diminuire i contatti e di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili di dipendenti.

È previsto l’utilizzo in via prioritaria degli ammortizzatori sociali (par, rol, banca ore) o, se non fosse sufficiente, dei periodi di ferie arretrati e non ancora fruiti.

Sospese e annullate tutte le trasferte e i viaggi di lavoro nazionali e internazionali.

Deve essere garantito il rispetto del distanziamento sociale attraverso:

  • rimodulazione degli spazi di lavoro (ricavando spazi da uffici inutilizzati o sale riunioni) e riposizionamento delle postazioni di lavoro;
  • articolazione del lavoro in orari differenziati (per favorire il distanziamento sociale e ridurre il numero di presenze nel luogo di lavoro);
  • flessibilità di orari per prevenire assembramenti all’entrata e all’uscita;
  • incentivo delle forme di trasporto verso il luogo di lavoro con adeguato distanziamento fra i viaggiatori (favorendo l’uso del mezzo privato o di navette aziendali)

9) Gestione entrata e uscita dipendenti

Devono essere favoriti orari di ingresso/uscita scaglionati al fine di evitare il più possibile i contatti nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, sala mensa) e, se possibile, è richiesto di differenziare le porte di entrata ed uscita dai suddetti locali.

Deve essere garantita la presenza dei detergenti (segnalati da apposite indicazioni).

10) Spostamenti interni, riunioni, eventi interni e formazione

Gli spostamenti all’interno del sito aziendale devono essere limitati al minimo indispensabile.

Non sono consentite le riunioni in presenza (se connotate da carattere di necessità ed urgenza, nell’impossibilità di collegamento a distanza, dovrà essere ridotta al minimo la partecipazione necessaria e, comunque, garantiti il distanziamento interpersonale nonché un’adeguata pulizia/areazione dei locali)

Sospesi ed annullati tutti gli eventi interni ed ogni attività di formazione in aula.

11) Gestione di una persona sintomatica in azienda

Qualora una persona presente in azienda sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria (come la tosse) dovrà dichiararlo immediatamente all’ufficio del personale.

L’azienda dovrà:

  • fornire immediatamente al lavoratore sintomatico, qualora ne fosse sprovvisto, la mascherina chirurgica;
  • procedere all’ isolamento della persona e degli altri presenti nei locali (in base alle disposizioni delle autorità);
  • avvertire le autorità sanitarie competenti ed i numeri di emergenza per il COVID-19 forniti dalla Regione e/o dal Ministero della Salute;
  • collaborare con le Autorità sanitarie per la definizione degli eventuali “contatti stretti”.

12) Sorveglianza sanitaria /medico competente /RSL

La sorveglianza sanitaria deve proseguire rispettando le misure igieniche contenute nelle indicazioni del Ministero della Salute (cd. decalogo).

Vengono privilegiate le visite preventive, a richiesta e da rientro da malattia.

Il medico competente dovrà collaborare con il datore di lavoro e le RLS /RLST (Rappresentante dei lavoratori alla sicurezza / Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale) al fine di:

  • segnalare all’azienda situazioni di particolare fragilità e patologie attuali o pregresse dei dipendenti (con attenzione anche in relazione all’età) e l’azienda provvede alla loro tutela nel rispetto della privacy;
  • identificare, alla ripresa dell’attività, i soggetti con particolari situazioni di fragilità;
  • reinserire i soggetti con pregressa infezione da COVID 19 al fine di verificare l’idoneità alla mansione e valutare profili specifici di rischiosità.

Nel caso di lavoratori con pregressa infezione COVID19, previa presentazione di certificazione di avvenuta negativizzazione del tampone (v. punto 2) ed indipendentemente dalla durata dell’assenza per malattia, dovrà essere effettuata visita medica precedente alla ripresa del lavoro a seguito di assenza per motivi di salute di durata superiore ai sessanta giorni continuativi (D.Lgs 81/08 e s.m.i, art. 41, c. 2 lett. e-ter). anche

13) Aggiornamento del protocollo di regolamentazione

L’azienda deve costituire un Comitato, con la partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali e del RLS, per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione.

Se, per la particolare tipologia di impresa e delle relazioni sindacali, non si desse luogo alla costituzione di comitati aziendali, verrà istituito un Comitato Territoriale (composto dagli Organismi Paritetici per la salute e la sicurezza) con il coinvolgimento degli RLST e dei rappresentanti delle parti sociali.

Per maggiori informazioni: contattaci

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